martedì 2 settembre 2008

fior di zucca ... per te ... ho comprato stamattina ...


E' più forte di me! non riesco a resitere al giallo sole che fa tanto primavera/estate di un mazzetto di fiori di zucca. Quasi bello come il giallo vellutato dei tulipani, quasi bello come il giallo fresco dei limoni, quasi bello come il giallo profumato di lenzuola stese al sole ma con qualcosa in più ... è un giallo buono! Un giallo buonissimo se penso ai capitolini fiori di zucca ripieni di mozzarella e alice, avvolti da una morbina e leggerissima pastella. Così se prendiamo una di queste delizie, magari nella variante, che mi è capitato di assaggiare (non ricordo più dove ... ma certamente Roma), con la ricotta di pecora nasce questa pasta veramente sfiziosa.


Ingredienti per 2 porzioni ca.
1 mazzetto di fiori di zucca
100 g di ricotta di pecora
2 filetti di alice
1/2 cipolla
sale e pepe
250 g di cavatelli freschi
pepe nero q.b.

Tagliare finemente la cipolla. Lasciarla imbiondire nell'olio e unirvi i fiori di zucca ridotti a listarelle e privati del pistillo. Lasciare appena che appassiscano e spegnere il fuoco.
In un altro pentolino sciogliore con un goccio di latte la ricotta, alla quale si deve unire il battuto di alici. Aggiustare di sale e aggiungere abbondante pepe nero (o peperoncino fresco se lo si preferisce).
Intanto si sarà fatta cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Una volta scolati, facendo attenzione a mantenere un cucchiaio di acqua di cuttura, si uniranno i cavatelli ai fiori e alla crema di ricotta. Ripassare il tutto in padella giusto il tempo che si amalgani e servire subito.

Tris di mare e tarrocchi cinesi


Non saprei dire se alla domanda "Taberna di pesce in un ristorante cinese del Pigneto" i Ching mi avrebbero risposto che è ora di attraversare il grande mare. Pero l'oracolo in ogni caso sarebbe stato di buon augurio, anche se di cinese il ristorante ha solo ritenuto la memorabile decorazione. Ed è invece un tris mediterraneo a farci attraversare il grande mare: in cucina e in sala la triade Puglia / Campania / Sicilia (regioni d'origine dei tre ragazzi che gestiscono il ristorante) opera con rapidità' e larghezza visiva. Nel menu ottimo il calamaro ripieno (con pignoli e uva passata in bianco è davvero gustoso), insieme al consueto pesce del giorno alla griglia. Interessante l'antipasto misto (sgombro, alici, salmone). La cena completa è con dessert e vino bianco ed un conto sui 25 euro.
Jean-Denis Le Dinahet

Taberna 3Hg
Roma, Circonvallazione Casilina 51 (Pigneto)
tel. 349 5340695
prezzo intorno ai 25Euro
chiuso lunedì