domenica 25 gennaio 2009

Brunch time


Ore 10:30 a.m. scendo dal letto, scortata dal mio affamato gatto che scandisce ogni mio passo esitante con miagolii isterici che a poterli tradurre suonerebbero più o meno così! "Ho fameeeeeee!".
Potrei mettermi un bel paio di occhiali da sole, per coprire le sbavature del trucco e scendere giù al bar a comprare cornetti per il mio uomo e bermi un bel cappuccino ma decido, guardando l'orologio, che è ormai passata l'ora del breakfast ed è ancora lontana l'ora del Lunch. Che sia Bruch! E la mattina prende un'altra forma.
Mi piace questo pasto ibrido, fa molto pigrizia e rilassamento. Fa domenica! si perchè c'è il dolce e profumo della colazione, prolungata grazie a piatti sfiziosi e un tantino più elaborati accompagnati da più di una tazzina di caffè e una bella spremuta. Così tra un sorso e un boccone puoi gongolarti per casa almeno fino a mezzogiorno, prima di dare il via ufficiale alla giornata.

Questo il menù del mio Brunch:
Pancake classici con miele
Pancake mediterranei, olio e zucchero (stessa base! facilissima da preparare)
Tortino di alici (preparato la sera prima)

Qualche quadratino di cioccolato fondente
Caffé
Spremuta di arance rosse

Pancake mediterranei
120 g di farina
200g di latte
30 g burro
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato di sodio
1 uovo

Setacciare in una terrina farina, lievito, bicarbonato, sale, zucchero. Aggiungere il burro fuso, l'uovo e il latte mescolando con l'aiuto di una frusta elettrica ad una velocità media.
Non appena l'impasto sarà ben amalgamato, lasciatelo riposare per circa un oretta.
Procuratevi una padella antiaderente, riscaldate la superficie su fiamma bassa. Se volete potere far sciogliere qualcge ricciolo di burro. Adagiate due cucchiai di composto e non appena noterete che i bordi del composto si sono solidificati e che sulla superficie appaiono delle piccole bolle girate la frittellina lasciandola dorare anche sull'altro lato. L'unica accortezza equella di non far scurire troppoil pancake. Meglio tenere la fiamma piuttosto bassa.
Servire i pancake caldi cosparsi di olio di olivo di recente spremitura (sarebbe meglio) e abbondantemente zucchero ( anche di canna se preferite).


Tortino di alici

250 g di alici già pulite
3 patate medie
tre cucchiai di pangrattato
qualche fogliolina di salvia
erba cipollina
2 piccoli peperoncini secchi
aglio
aceto balsamico
olio, sale e pepe

Lasciate rosalare due spicchi d'aglio, un paio di piccoli peperoncini e le foglioline di salvia spezzate a mano in olio caldo. Lasciate soffriggete giusto un minuto e togliete dal fuoco.
Aggiungete all'olio aromatizzato 3 cucchiai di pangrattato. Amalgamate velocemente, spruzzate un po' di aceto balsamico. salate( ma non troppo visto la sapidità naturale delle alici) e aggiungere l'erba cipollina (io ho fatto con quella secca ma niente a che vedere con l'originale).
A questo punto pelate le tre patate e riducetele a fettine sottili. Poi prendete le alici aperte a libretto, private della testa e della lisca centrale e passatele nel pangrattato. Prendete una teglia rivestita di carta forno, ungetela con un filo d'olio e adagiate uno strato di patatedisposte a raggiera, poi le alici, ancora patate, un filo d'olio, alicie e chidete con altre patate. Spolverate la superficie del tortono con il pangrattato rimasto e con un filo d'olio.
Informate per circa 30 minuti a 170/180°.
Servire il tortino tiepido così che i sapori risaltino meglio.

domenica 18 gennaio 2009

Nevicata di cocco avec... rien



Pubblico qui il contributo della mia collaboratrice addetta alla rubrica tollerabili intolleranze
Merci!


Ciambellone al cioccolato con nevicata di cocco(no lattosio,no albume,no glutine,no lievito)
230 gr zucchero
200 gr farina riso
100 gr fecola patate
3/4 tuorli
1 cucchiaino di bicarbonato
cioccolato in polvere amaro
100 ml abbondanti di olio
100 ml abbondanti di latte di riso
farina di cocco

Con delle fruste elettriche mescolare i tuorli con lo zucchero e aggiungere latte e olio. Aggiungere a questo punto piano piano farina,fecola e bicarbonato e mescolare. Quando il composto è ben amalgamato aggiungere il cacao. Oleare una teglia e coprire con un pò di farina di riso. Versare il composto e infornare a 180 gradi (dopo una mezzoretta o quando vedete la torta ben cresciuta e cotta controllare cottura con stecchino). A fine cottura spolverare con farina di cocco e lasciare riposare per una mezzoretta nel forno caldo.

sabato 3 gennaio 2009

Bologna e dintorni

...ma si potrebbe dire anche dintorni e Bologna. La proprietà transitiva è d'obbligo visto che il luogo in cui abbiamo brindato al 2009 è stato il paesino di Monterenzio, sull'appennino sud orientale adagiato in un territorio"pieno di valli"!!! Il savoir faire culinario emiliano ha trionfato sulla tavola dei nostri ospiti romani da poco adottati e sapientemente convertiti alle ricette locali. Consigliati da una delle regine della pasta ripiena bolognose, (quanto prima vi fornirò l'indirizzo) abbiamo assaggiato caramelle con ripieno di parmigiano e radicchio condite da una crema di cipolla appassita nel burro. Per secondo è stato il turno del macellaio di Monterenzio che ha letterarmente costretto la padrona di casa a farci assaggiare ossobuco di manzo rosolato su una base di soffritto e cotto nel latte.
Il temperamento degli emiliani si esprime nella loro cucina. La rotondità dei sapori scalda il cuore e non solo; così in una Bologna imbiancata noi, come viandanti, abbiamo trovato rifugio e un pasto caldo presso la Trattoria del Rosso, colore spesso associato alla città bolognese. Tra le faccie degli affezionati che avevano prenotato per tempo, noi eravamo lì ad assaggiare i classico antipasto. Un must: crescentine calde riempite da un cucchiaio di squacquerone, seguite da un boccone di mortadella!!! e io sarei già stata a posto se non fosse che non si potevano non onorare anche i primi: i mitologici tortellini, rigorosamnte in brodo, tortelloni e infine passatelli anch'essi in brodo. Per i carnivori niente paura l'Emilia non pùo deluderli. Il protagonista indiscusso è il maiale! Così, volendo si poteva concludere con un succulento stinco al forno, accompagnato dal classico friggione. Magari la prossima volta... perchè sono sicura che ci sarà!!! Non vedo l'ora.

Trattoria del Rosso
Via Augusto Righi, 30
Bologna tel. 051 236730

venerdì 2 gennaio 2009

Olio Necci

Piccola autocelebrazione; la creazione di una targhetta d'autore per una produzione assolutamente dedicata a noi membri della famiglia ne è il segno tangibile.
Me la concedo perchè non celebro solo un lavoro faticoso e amorevole ma anche un patrimonio nazionale: l'olio extravergine di oliva.
Dell'oro non ha solo il colore ma anche la preziosità! Veramente per tutti gusti, l'olivicultura italiana è l'espressione della varietà di paesaggi e della moltitudine di sapori e intensità che rende così interessante la nostra gastronomia. Provate ad assaggiare l'olio del vostro territorio, a scovare piccoli produttori che con sacrifici poco riconosciuti non tradiscono la qualità di antiche colture.
Personalmente aspetto con golosità l'inizio dell'inverno per assaggiare l'olio nuovo, piccante e denso e magari passare un pomeriggio ad aiutare la mia famiglia nella raccolta.
Così la ricetta che vi consiglio questa volta forse vincerà l'oscar per la semplicità ma sicuramente si rivelerà un' esperienza culinaria per niente scontata se seguirete tutte, e dico tutte, le mie indicazioni.

Prendete una fetta di pane fresco, appena sfornato, del tipo che preferite meglio ancora se tipico della zona, e ricopritelo con un filo di olio extravergine di oliva appena spremuto a freddo, magari con mole di pietra. Vi concederete un connubbio perfetto di sapori.