sabato 31 luglio 2010

Tarator, Zuppa fredda di yogurt, cetrioli e noci


Domenica d'Agosto ... che caldo fa ... ma questa e' un'altra storia. La storia vera e' quella di un desiderio intenso d'estate non adegutamente appagato a causa della mia collocazione geografica. Allora invidiando intensamente chi in questo momento boccheggia per la calura ho voluto provare questa zuppa fredda che mi sembra perfetta per la stagione.
Proveniente da un luogo imprecisato dell'area balcanica, questa ricetta mi ha molto incuriosito per la sua semplicita'e facilita' di esecuzione. Provatela!

Ingredienti

1 cetriolo
1 aglio
75g di noci
40g di pane raffermo
30ml di olio di oliva
400 ml di yogurt greco o libanese
120 ml di acqua minerale fredda
5-10 ml di succo di limone
sale e pepe

Per guarnire

qualche gheriglio di noce
olio di oliva
aneto



Tagliare un cetriolo, privato della buccia a tocchetti e lasciarlo da parte.
In un pestello o per facilitare l'operazione in un blender tritare insieme l'aglio e il pane aggiungendo un po' alla volta l'olio.
Unire lo yogurt, i cetrioli e infine l'acqua fredda e il succo di limone. Aggiustare di sale.
Se si preferisce una zuppa dalla consistenza della vellutata frullare ulteriormente il composto.
Condire la zuppa con un filo d'olio dell'aneto fresco finemente tritato e qualche gheriglio di noce.


Ingredients

1 cucumber

1 garlic cloves
75g walnut pieces
40g day old bread torn into pieces
30 ml sunflower oil or walnut oil
400 ml greek yogurt or libanese yogurt
120 ml cold or chilled still mineral water
5-10ml lemon juice

For the garnish

40 g walnut coarsely chopped
25 ml olive oil
fresh dill

Cut the cucumber into 2 and peel one half of it. Dice the cucumber flesh and set aside.
Using a large mortar and pestle, crush the garlic and salt together well. Add the walnut and bread. If you prefer your soup smooth puree it in a blender before serving.
When the mixture is smooth add the sunflower oil slowly and combine well.
Transfer the mixture into a large bowl and beat in the yogurt and diced cucumber.
Add the cold water and lemon juice to taste.
Pour the soup into chilled soup bowls to serve. Garnish with the chopped walnut and a little olive oil and spring of dill.

sabato 17 luglio 2010

Stasera per cinema

Lo sguardo di Ulisse
vs
Moussaka

Difesa Jubecca
vs
La gatta




Il film durante le cui riprese venne a mancare il nostro Gian Maria Volonte' e' il film di questo mese per cena. E' un film greco del regista Theo Angelopoulos: Lo sguardo di Ulisse: un film del 1995 di grande poesia ma molto denso, molto carico. Un viaggio alla ricerca di uno sguardo innocente, di uno sguardo vergine, primario, lindo come il mare di Grecia. Una storia che si svolge invece per strati, per onde ma soprattutto per strati.
Gli anni, le persone, le idee, i suoni, le scoperte, il cinema stesso, l'atmosfera rarefatta, pulita o nebbiosa, tutto si sovrappone, si amalgama e si percepisce come un sapore carico, importante, che viene dalla terra, dal profondo della storia ...





Che senso ha preservare le tradizioni culinarie in questo momento in cui anche in cucina si parla un esperanto fatto di fusion, sperimentazioni e di labili confini che si dissolvono nello spazio di un piatto da portata?
Personalmente non amo il protezionismo culinario, non penso che una cucina sia programmaticamente migliore di un'altra. Quello che penso pero', e' che nulla sara' mai piu' gustoso della pasta al forno che preparava tua madre, che a sua volta ha imparato da tua nonna. Nulla sara' piu appropriato della variante familiare di una ricetta tradizionale che perde le sue origini nel passato.
La memoria in cucina gioca un ruolo fondamentale!
Pensando alla cucina greca e alla sua ricchezza ero tentata di mixare sapori e consistenze creando qualcosa di genericamente mediteranneo ma poi la scelta del film mi ha fatto cambiare idea. Nulla a che vedere di piu' con la memoria e con il processo di stratificazione della nostra mente che genera i ricordi di un piatto tradizionale come la Moussaka.
Ricetta diffusa con diverse varianti nell'area balcanica, e' uno di quei piatti che ogni brava massaia fa a modo suo. Documentandomi di qua' e di la' ho trovato una ricetta con un commento decisamente convincente riguardante la giusta sequenza di strati nella vera moussaka. Ora, questo dictat mi suonava un po' come un dogma e questo mi e' piaciuto. Cosi' per una volta mi sono fidata e non ho posto obbiezioni! ... Strano ma vero!!!!

Ingredienti
1/2 kg di carne tritata (un mix di agnello e manzo)
1kg e mezzo di melanzane
1/2 kg di patate
2 cipolle
2 pomodori maturi
2 cucchiai di polpa di pomodoro
besciamella soda
olio, sale, pepe e aneto

Gli strati totali della moussaka sono 6. Si comincia con lo strato di patate (tutte), si prosegue con le melanzane( meta' di quelle preparate), la carne tritata (tutta), l'altra meta' delle melanzane e si termina con lo strato di besciamella.
Tagliare a fette le melanzane lungo e metterle a bagno in acqua e sale per un’ora.
Tagliare a fette le patate per il lungo.
Friggere le patate e le melanzane ben scolate dall’acqua. In una padella, cuocere le cipolle e il pomodoro con un po’ d’acqua. Aggiungere un po’ d’olio e poi la carne. Tirare a cottura con l’acqua, salare, pepare e aggiungere l’aneto secondo il gusto. Oliare una teglia e disporre gli strati di verdure fritte e carne cominciando con uno strato di patate, uno di melanzane e uno di carne e procedere così fino a terminare con le melanzane. Coprite con la besciamella soda e ficcgi di burro. Infornate a forno gia'caldo (200 gradi) e cuocete finche'la superficie e' ben dorata.