domenica 6 novembre 2011

polpettone mediterraneo...quello che ci metti ci ritrovi





Filosofia della mia mamma...
Un giorno qualsiasi a pranzo, io:" Mamma buono che ci hai messo? Io ci metterei anche..." " mia madre: " mah, quello che c'era in frigo, insomma quello che ci metti ci ritrovi."
Un punto fermo, un dogma inattaccabile che, con mio grande stupore, il piu' delle volte funziona!
Per questo polpettone ho trovato  tutto nella mia dispensa e in frigo, ingredienti mediterranei che ci ho messo inspirandomi al mondo greco.
A parte il macinato di maiale, che avevo comprato per mescolarlo con quello di manzo e preparare delle polpette al sugo un po' piu' saporite del solito, il resto degli ingredienti li ho sempre disponibili in cucina. In un mondo ideale forse avrei usato del macinato di agnello, per rendere piu' cooerente il concept della ricetta, timo e origano fresco e forse qualche oliva nera non ci sarebbe stata male.
Tuttavia il risultato non ha tradito le mie aspettative e come sempre il mio polpettone era perfino migliore il giorno dopo, appena riscaldato.

Ingredienti
2 o 3 melanzane di medie dimensioni
200 g di patate
150 g di macinato di maiale
80 g di feta
origano e timo
due fette di pane (la mollica o pan carre')
un po' di latte.
sale e pepe.
pangrattato
olio d'oliva

Tagliate le melanzane a meta' e avvolgete ogni meta' nella carta argentata. Infornatele ad una temperatura di circa 150 gradi e lasciatele cuocere per circa un venti minuti/mezzora.
Nel frattempo pulite le patate e tagliatele a tocchetti. Lessatele in acqua bollente finche' i dadini sono saranno morbibi.
In un' insalatiera grattuggiate la feta, aggiungete abbondante origano e timo, la mollica di pane ridotta a pezzettini, il macinato e un po' di latte. Cercate di amalgamare il tutto con le mani o con l'aiuto di un pestello.
Quando le melanzane saranno pronte, con l'aiuto di un cucchiaio recuperate la polpa e unitela alla carne con i tocchetti di patate. Aggiungete sale, pepe macinato fresco, un'altra mescolata e il tutto e' pronto per essere passato nel pangrattato e infornato per una mezz'ora a 180 gradi.