sabato 28 aprile 2012

Mai dare niente per scontato...pizza compresa



Pizza, tarantella e mandolino, tre cose che non so fare e che nell'immaginario straniero descrivono l'italiano medio. Vabbe' forse quello di una cinquantina di anni fa!

Tutto questo per dire che non e' che sia scontato che, solo perche' nelle mie vene scorre sangue italico, il piatto che meglio mi riesce sia la pizza.
 Tra l'altro, per niente scontato per coloro che sono del mestiere e sanno che con questo notissimo e troppo spesso sottovalutato o anche sopravvalutato (economicamente) piatto non si scherza.
"La pizza non e' un piatto e' una religione" come dice il mio compatriota, ovviamente napoletano, trapiantato a Londra (Pizzeria Santa Maria).

Ma tornando a me ...
Ieri: ero una bambina alta e robusta e allora tutti a dire "deve giocare a pallacanestro o pallavolo" ed io: "No voglio fare la ginnasta!"
Oggi: capelli rossi e carnaggione color latte e tutti a dire: "Mah,  sara' est europea" ed io " No sono italiana!"
Ancora oggi: non ho fatto la ginnasta, troppo alta (avevano ragione) sono italiana (questo non e' cambiato nel tempo, non ancora!) in arte la Gatta, amo cucinare e quindi so fare bene la pizza!
No! il piatto che mi riesce meglio? La quiche!
Insomma direi che con quotidiano esercizio cerco di non dare e non darmi piu' per scontata ed accettare quello che non sono e non so fare, tranne per la pizzaaaaaa!

Ebbene il piu' delle volte non mi riesce, lo ammetto. Continuo a commettere sbagli da dilettante. Ammazzo il lievito di birra con l'acqua bollente, non impasto per bene, non uso la farina giusta e non lascio lievitare la pasta il tempo necessario.

Ma stasera, non dando per scontata la mia indisciplinata condotta di pizzaiola sono soddisfatta del mio operato! so soddisfazioni!

Ingredienti (pizza per 2/4)

300 grammi di farina 00
200 grammi di semola di grano duro rimacinata
mezza Bustina di lievito di birra liofilizzato
acqua a temperatura ambiente  qb
un pizzico di sale
un cucchiaino di zucchero

Per il condimento:
passata di pomodoro
pomodorini pachino
melanzane
peperoni arrosto
cipollotti
mozzarella fiodilatte o bufala
zucchine
origano e basilico
un filo d'olio 

In un insalatiera preferibilmente di plastica unire le due farine, il lievito liofilizzato e un pizzico di sale e un cucchiaino di zucchero che dovrebbe aiutare il processo di lievitazione. Altro agente lievitante e' l'acqua frizzante che pero' io non avevo e non ho provato.

Aggiungere poi mano a mano l'acqua e impastare fino a fomare una pasta morbida.

A questo punto coprite l'impasto con della cellophan e lasciatelo lievitare in un posto caldo, ottimale sarebbe vicino ad una fonte di calore.
Io ho lasciato l'impasto lievitare per tutta la notte dalle 20:00 della sera fino alle 8:00 del mattino quando poi l'ho rilavorato con farina per renderlo piu' elastico e compatto, ho creato due panetti.

Ricoperti i due panetti, lasciateli lievitare per qualche altra ora. Nel mio caso sono passate altre dieci ore.
Ovviamente 24 ore di lievitazione sono una soluzione ottimale ma un 5-6 ore potrebbero bastare comunque. Iniziando nel primo pomeriggio, potrete sfornare la vostra pizza per cena.

Per il condimento date sfogo alla fantasia, io l'ho fatto con sommo godimento:
Salsa di pomodoro, melanzane, cipollotto, qualche foglia di menta e origano.
Peperonoi arrosto, pomodorini e zucchine.
La classica margherita arricchita dai pomodirini freschi.






domenica 22 aprile 2012

Crumble fragole, rabarbaro e ... banana!



Post breve e per niente originale per la blog sfera culinaria, scritto una domenica pomeriggio quando non hai altra voglia che viziarti.
Se cercate su google le prime tre parole del titolo avrete una sfilza di risultati.
L'ultima parola trattasi di una mia aggiuntina last minute perche', aprendo il frigo per prendere il burro, ho sentito una vocina che diceva: " ti prego mangiami!"
Era l'ultima banana di un glorioso casco che tanto gloriosa non pareva piu'!
Cosi',  sempre fedele a me stessa e al mio stile in cucina l'ho inserita di straforo nell'insalata di frutta prepata come base per il mio crumble.

 Ingredienti:
2 coste di rabarbaro
400 grammi di fragole
1 banana (opzionale)
100 grammi di burro (semisalato sarebbe perfetto)
130 g di farina
1 cucchiaino di lievito vanigliato
1 cucchiaino di fecola di mais
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di zucchero vanigliato
panna fresca, non zuccherata o yogurt greco con miele o gelato alla vaniglia (come accompagnamento)

Tagliate il rabarbaro a rondelle di circa un centimetro di spessore unite le fragole tagliate a meta' e la banana, a rondelle anch'essa.
Posizionate la frutta in una teglia per dolce o crostata, aggiungete lo zucchero e il cucchiaio di fecola e mescolate con le mani.

Intanto in una ciotaola mescolate farina, lievito, zucchero vanigliato e un pizzico di sale nel caso in cui stiate usando il burro normale (e non quello salato). Mescolate tutto per bene e aggiungete il burro a tocchetti gia' ammorbiditi perche' li' avrete lasciati fuori dal frigo per un po'.

Poi con le mani cominciate a incorporare burro e farina facendo in modo di create un impasto di briciole.

Accendete il forno e portatelo a temperatura, all'incirca 170 gradi. Poi cospargete le briciole sulla frutta cosi' da coprirla uniformemente.
Infornate il tutto per una cinquantina di minuti fino a che il crumble non avra' un colorito dorato.

Servitelo tiepido accompagnato da una noce di panna montata non troppo zuccherata, oppure yogurt greco addolcito con del miele o ancora gelato alla vaniglia.
E perche' no! qualche fogliolina di menta per decorare.


giovedì 19 aprile 2012

Ciambellone pompelmo e mirtilli







Tra i generi alimentari di prima necessita' che si possono trovare nella busta della spesa di un uomo medio, colto da un raptus casalingo e quindi alle prese con la spesa settimanale, oltre ai pistacchi iraniani, ai 4 litri di succo di frutta, ai filetti di sgombro sott'olio e cose cosi', non poteva certo mancare un' incontournable confezione di pompelmi sciroppati. 
Converrerte con me!

 Ora, potete immaginare la mia faccia mentre aprivo la sporta della spesa e i miei commenti rigorosamente silenziosi ma soprattutto la domanda, altrettanto ovvia che e' seguita': "Che ci faccio con i pompelmi sciroppati?" 

E prima che anche loro andassero a fare compagnia alla mia collezione di inusitati ingredienti  (korma paste, latte di cocco condensato, olio di sesamo giapponese, acqua di fiori d'aracio libanesi etc.), magari dimenticati nell'angolo estremo della dispensa, ho pensato a questo ciambellone.

Facile variazione sul tema della mia base di torta preferita (vedi link) alla quale ho sostituito il burro con dell'olio di semi e ho aggiunto della glassa a base di sciroppo di pompelmo. Con il suo sapore non troppo dolce, bilanciato dall'acidulo del pompelmo, ha accompagnato con una certa disinvoltura una tazza di tea pomeridiano.

Ingredienti


1 confezione da 250g di pompelmi sciroppati 
una confezione da 150g di mirtilli freschi
er la quantita' dell'olio di semi rifarsi a quella del burro.

Per la glassa (che poi assomiglia piu' ad uno sciroppo)

150 g di zucchero semolato ( per la versione glassa bianca e densa usare zucchero a velo)
il succo della confezione di pompelmi sciroppati, qtb per creare uno sciroppino da spennellare sul ciambellone tiepido.